Arte, creatività, prevenzione e cura: è questo il fil rouge che unisce l’associazione non profit Susan G. Komen Italia per la lotta ai tumori del seno e l’Accademia di Belle Arti di Roma. La partnership è stata resa ufficiale lo scorso 14 dicembre con una tavola rotonda presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
I lavori della manifestazione che sono stati avviati da Mario Alì, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Komen Italia hanno visto la partecipazione di Stefano Magno, responsabile Servizio di Terapie Integrate del Centro di Senologia Policlinico Universitario A. Gemelli; Nicoletta Agostini, coordinatrice Progetto “Rigenera” Accademia di Belle Arti di Roma. L’incontro è stato moderato da Tiziana D’Acchille, Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma e ha visto intervenire esponenti del mondo accademico e culturale tra cui Gianni Letta, Presidente Associazione Civita; Sabrina Alfonsi, Presidente Primo Municipio; Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore dell’Università La Sapienza di Roma; Giuseppe Novelli, Magnifico Rettore Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. In questa occasione sono stati ufficialmente proclamati i tre vincitori del primo contest lanciato ad aprile 2017 dall’Accademia per la realizzazione grafica di supporti di comunicazione a favore della Susan G. Komen Italia: Francesca Ceccarelli, vincitrice del 1° premio; Guendalina Fazioli e Carolina Monaco, ex aequo, per il 2° premio. I partecipanti all’incontro potranno visionare i bozzetti e i tre prototipi realizzati dalle vincitrici, che saranno esposti in Aula Magna.
La partnership tra Susan G. Komen Italia e l’Accademia di Belle Arti di Roma si è incentrata sul progetto RIGENERA, coordinato dal dott. Stefano Magno e finanziato dalla Komen Italia, che da aprile 2017 offre un laboratorio gratuito di Arte per la Terapia inserito nel percorso di cura delle pazienti oncologiche del Polo per la Salute della Donna della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Attraverso l’espressione artistica, le partecipanti possono più facilmente avviare un processo di crescita personale che trasformi la malattia in un’opportunità di rigenerazione. La partecipazione al laboratorio artistico-espressivo permette infatti, attraverso tecniche grafiche, pittoriche, plastiche, di entrare in contatto con sé stesse, scoprire le proprie risorse, esprimendo liberamente la propria visione del mondo e del proprio vissuto.