Un’iniziativa Rai Per il Sociale e Rai Pubblica Utilità da un’idea e in collaborazione con il Disability Pride Network.
Quest’anno l’annuale appuntamento di piazza organizzato dal Disability Pride Network, per focalizzare l’attenzione della società civile sul vasto e ampio mondo della disabilità, per motivi sanitari si è trasformato in uno spazio televisivo dedicato, prodotto da Rai Pubblica Utilità con il supporto di Rai Per il Sociale, andato in onda su Raiplay, venerdì 2 ottobre alle 21.
Il programma ha mantenuto lo spirito e gli obiettivi del Disability Pride, riportando l’attenzione sulle problematiche delle disabilità sensoriali, fisiche o motorie, intellettive e relazionali (psichiche), attraverso testimonianze, riflessioni, propositi e condivisioni di valori, raccordando Associazioni e Istituzioni sui temi della disabilità.
Dallo studio TV5 di Via Teulada e grazie anche a collegamenti in esterna con il Teatro Ghione – che dal vivo ha ospitato in parallelo l’evento del Disability Pride 2020 – è stato esplorato ed analizzato da vari punti di vista, il mondo della disabilità, della diversità, dell’accoglienza, delle barriere, dei diritti.
Ciascun aspetto è diventato un’area tematica all’interno della quale si sono alternati, con un ritmo incalzante e “leggero”, case history, servizi ed ospiti in studio, testimoni, rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni e le esibizioni artistiche.
Il tutto raccordato sapientemente dei presentatori in studio, Guido Barlozzetti accompagnato da Carmelo Comisi, Presidente della Onlus Disability Pride.
"Londra", monologo di Gianfranco Berardi al Disability Pride 2020Cosa si prova quando si scopre di andare inesorabilmente verso la perdita della vista? Lo ha raccontato in maniera lucida e ironica Gianfranco Berardi, attore cieco insignito del premio #UBU 2018, nella sua performance al #DisabilityPride2020.
Pubblicato da RaiAccessibilità su Lunedì 5 ottobre 2020
Dal Teatro Ghione, Arianna Ciampoli, Roberta Blasi e Caterina Raspanti hanno coordinato invece gli interventi, tra cui la consegna di due Premi, il “Disability Prize“, riconoscimento per chi ha saputo testimoniare ad un pubblico vasto, la possibilità per ogni disabile, di vivere realizzando in pieno la propria vita affrontando ogni inevitabile avversità sapendo essere esempio per ogni umano, disabile e no, alle sorelle Paolini, blogger, attiviste e formatrici, e il “Disability ad honorem” che si inaugura da quest’anno e che vuole essere un riconoscimento per quanti, all’interno della società civile, sono riusciti a dare ampio risalto ai temi dell’inclusione e della valorizzazione di ogni diversità, in particolar modo di quelle che afferiscono al cosiddetto “mondo della disabilità”, in linea con una visione del mondo solidale che non lascia indietro nessuno, assegnato ad Amadeus e ad Elio Germano.
L’intero programma è stato reso accessibile in diretta attraverso i sottotitoli e la Lingua dei Segni Italiana per i sordi, e l’audiodescrizione per i non vedenti.
Code item sample content