Così il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, in una conferenza stampa trasmessa in diretta su Facebook con la Croce Rossa Italiana, ha ringraziato la Cina per gli aiuti al nostro Paese.
“L’Italia è sempre stato un Paese donante, non è di solito un Paese ricevente. E questa è una delle cose più significative e belle di questa donazione” ha fatto notare Francesco Rocca, Presidente Nazionale Croce Rossa Italiana.
Quello della Cina è un grande gesto di solidarietà e cooperazione internazionale.
Il 12 marzo è arrivato a Fiumicino un aereo proveniente da Shanghai con a bordo una task-force di medici cinesi, specializzati nella lotta al coronavirus, per supportare il lavoro dei dottori italiani.
Il Team, 6 donne e 3 uomini, è composto da rianimatori, pediatri, infermieri e figure che hanno gestito l’emergenza Coronavirus in Cina. Guidati dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Sun Shuopeng, e dal professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan, saranno ospitati dalla nostra Croce Rossa.
Oltre al personale medico, la Croce Rossa cinese ha fornito un consistente carico di aiuti: 9 bancali con ventilatori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine, farmaci e altri dispositivi sanitari.
“Abbiamo portato più che altro i sentimenti di amicizia del popolo cinese. Perché, quando è scoppiata l’epidemia in Cina, abbiamo ricevuto dall’Italia assistenza, aiuto e sostegno. Siamo venuti anche per ricambiare” ha spiegato Sun Shuopeng.
Gli scienziati resteranno in Italia 10 giorni, prima a Roma, poi a Padova e a Milano. Appena arrivati hanno cominciato a studiare l’epidemia nel nostro Paese, dichiarando che “Gli ospedali italiani stanno facendo un ottimo lavoro” ma anche che “Da quanto abbiamo potuto vedere fino ad ora, e in base alla nostra esperienza, per strada ci sono ancora troppe persone e comportamenti da migliorare”.
Questo comunque non è l’unico segno di solidarietà dalla Cina. Si contano numerose iniziative nella lotta al coronavirus. Sono migliaia le mascherine inviate insieme ad altro materiale sanitario in varie città italiane proveniente da enti e aziende della Repubblica Popolare Cinese.